LETTERA DI UN FIGLIO A TUTTI I GENITORI DEL MONDO…

bimbo sorpreso
Non datemi tutto quello che vi chiedo.
A volte chiedo solo per riscontrare quanto posso prendere.
Non sgridatemi; vi rispetto meno quando lo fate, e insegnate a gridare anche a me. Non vorrei imparare a farlo.
Mantenete le promesse, belle o brutte. Se promettete un premio, datemelo e comportatevi così anche con le punizioni.
Non mi paragonate a nessuno, specialmente a mio fratello o a mia sorella; se mi fate apparire migliore di altri, sarò io a soffrire.
Non cambiate parere così spesso su ciò che devo fare; decidetevi a mantenere la vostra decisione.
Permettetemi di crescere, fidandovi delle mie capacità. Se voi fate tutto al mio posto, io non potrò imparare mai.
Non dite bugie in mia presenza, e non mi piace nemmeno che voi mi chiediate di dirle al vostro posto, neanche per darvi una mano. Questo mi fa sentire male e perdere la fiducia in tutto ciò che dite.
Quando sbaglio ammettetelo. Questo aumenterà la mia stima per voi, mi insegnerete così ad ammettere i miei sbagli.
Trattatemi con la stessa affabilità e spontaneità che avete verso i vostri amici; essere parenti non vuol dire non poter essere amici.
Non mi chiedete di fare una cosa che invece voi non fate, anche se non lo dite; non farò mai ciò che voi dite ma non fate.
Quando voglio condividere una mia preoccupazione con voi, non ditemi: “Non abbiamo tempo per stupidaggini”, oppure: “Non ha importanza, sono cose da ragazzi”. Cercate di capirmi e di aiutarmi.
Vogliatemi bene e ditemelo. A me piace sentirmelo dire, anche se voi credete che non sia necessario dirmelo. Abbracciatemi, ho bisogno di sentire la vostra amicizia, la vostra compagnia, in ogni momento.
♥♥♥
Ma quanto è difficile il mestiere di genitore! Quanti sbagli si possono fare in buona fede, pensando di agire per il bene dei figli!

12 thoughts on “LETTERA DI UN FIGLIO A TUTTI I GENITORI DEL MONDO…

  1. sono una mamma di 56 anni di quello che c’è scritto in questa lettera ho capito che chi sbaglia meno è un bravo genitore io,penso di mettermi nella categoria dei genitori che ha cercato di dare il meglio ai propri figli ,il proverbio dice sbagliando si impara:

  2. Cara bambina, cercherò di fare così, come hai scritto nella lettera, mi hai fatto venire i brividi…. Hai scritto tutte cose giustissime, tutte vere, ma sai quanto è difficile il compito del genitore? Questa è una domanda, è per cercare di farti capire, che noi genitori, almeno spero, facciamo tutto quello che è possibile fare per voi che siete nostri figli…. E’ difficilissimo capire cosa volete, cosa desiderate, cosa pensate….. E allora io come genitore mi domando…. Perchè non ci si può parlare tra madre e figlio, tra padre e figlio e ci si parla con tutta calma dei vostri dubbi, incertezze, problemi, per poi farvi capire che anche noi cerchiamo di capirvi ed aiutarvi nel NOSTRO modo migliore possibile, che può anche essere sbagliato, per carità….. Non c’è più il tempo, per una parola con voi? Anche noi genitori, vorremmo parlare con voi figli, ma avete sempre mille cose da fare, come d’altra parte noi genitori, lo ammetto!!!! Ma qualche volta proviamo a fermarci, (tanto il mondo va avanti lo stesso come il tempo) proviamo a guardarci negli occhi con Amore e apriamo il nostro Cuore, forse qualcosa migliorerà…. Grazie per questa lettera, un bacio

  3. giusto e vero noi gentori pretentiamo dai figli quello che noi non siamo stati con i nostri gentoriputroppo ci dovrebbe essere una scuola prima di diventare ganitori non tutti siamo 100 ,100 per educare alla perfezione ma tutto dipende da quello che ci offre la vita per che ci sono anche disaggi che un genitore non puo supperire grazie per aver fatto questo commento

  4. ..Grazie amore mio, non avrei mai creduto che tu, piccola creatura che venivi al mondo pulito e ignaro di quel che trovavi, avresti potuto insegnarmi così tanto!! ..non sapevo come si fa ad essere mamme, ma TU me lodicevi di volta in volta, di passo in passo, con tutti i gesti che pensavo non si potessero interpretare, ma l’amore vero ci ha aiutato, l’umiltà e la saggezza della mia età, ha fatto di me l’interprete dei tuoi desideri, delle tue neccessità… Ti amo tesoro, e ti amerò anche se un giorno…

  5. Non per niente viene considerato il “mestiere” più difficile che possa esistere! S’impara con loro, sbagliando, cercando di comprendere cosa sia giusto in quel preciso istante o meno.. Non esistono nè seminari , nè corsi educativi per questo! Alla luce di tutto penso, sia come insegnante ma soprattutto come madre, che se un bambino percepisce AMORE in ogni nostro gesto verso lui/lei o col nostro semplice esempio, le cose siano meno complicate di quanto spesso sembrino E che il messaggio che arrivi sia positivo e valido per la sua vita…

  6. Una pseudo lettera, addebitata ai bimbi ma stesa da adulti. Quante belle proposte, quante belle idee, sfido chiunque a confermare di non avere fatto dei torti ai propri figli. Ci sono varie situazioni famigliari e questi consigli sono belli da scrivere ma difficili da attuare. Il “”mestiere”” del genitore è il più difficile da eseguire. Complimenti, comunque a che riuscirà a mettere in pratica alcune di queste richieste.

  7. Giusto! …. Quando diventi grande, caro figlio, metti nel fondo di un cassetto tutto quello che hai ricevuto. Non condividi più nulla con la famiglia… Non racconti … Non comunichi …. Ti si devono strappare con la tenaglia le cose …. Lasci i genitori con le spalle al muro ….

  8. Sbagliare con i propri figli e’ normale, nel senso che la maggior parte dei genitori lo fanno. La cosa importante e’ rendersi consapevoli dei propri errori per non ripeterli. A questo serve la storia, no?

  9. Caro figlio, mi dispiace molto per non averti potuto dare tutto quello che mi chiedevi; perchè non sapevi esprimerlo. Così non potevo nemmeno sgridarti, il mio compito era quello di difendere gli altri bambini dalle tue imprevedibili aggressioni. E non potevo darti alcuna punizione , visto che non era colpa tua. Non potevo neanche paragonarti ai tuoi fratelli ho alle tue sorelle; perchè io e tua madre decidemmo di avere solo te per poterti aiutare meglio. Così come non ero io ha decidere quello che dovevi fare, ma tu che con le tue urla “stabilivi ogni regola”, non potevo fare diversamente, pur avendoci provato per anni. Non ti ho mai detto una bugia, sapendo che non avresti compreso, e quando sbagliavi l’ho sempre ammesso, non eri tu, dopo ogni crisi mi chiedevi sempre scusa promettendomi che non l’avresti più fatto. Ho sempre cercato ti capire, di cogliere da un tuo sguardo o da una tua parola quello di cui avevi bisogno, quelle che erano le tue necessità e i tuoi dolori per tutti gli anni della tua crescita. Non so se ci sono riuscito, ma una cosa l’ho compresa; quello che mi hai insegnato tu, e per questo te ne sarò grato per il resto della mia vita. Tu figlio mio, che con tutti i tuoi limiti hai saputo insegnarmi l’amore e il rispetto per il prossimo. Ti ho sempre trattato come una persona unica e speciale, e sono sempre stato il tuo migliore amico. Ho provato per tanti anni ad insegnarti tante cose, oggi lo fai tu a me che ne hai solo 37: Ora vivi in comunità e ci vediamo tutte le settimane, sei e rimmarrai sempre il mio tesoro. Grazie bambino per la tua lettera , mi hai dato lo spunto “per farmi scrivere” da un’altro tipo di bambino un tantino diverso da te.

    • Tesoro…è bellissimo quello che hai scritto 🙂 mi permetti di pubblicarlo in pagina domani?

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