IL CORAGGIO DI ESSERE SEMPRE SE STESSI…. (troppo bella, leggetela)

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Un re andò nel suo giardino e trovò alcuni alberi e delle piante morenti. Diversi fiori erano già appassiti.
La quercia disse che stava morendo perché non poteva essere alta come il pino. Osservando il pino il re lo trovò sofferente perché si riteneva incapace di produrre grappoli come la vite. E la vite credeva di morire perché non riusciva a fiorire come la rosa. Infine scoprì una pianta, la viola, fresca e vivace come sempre. Il re, piacevolmente sorpreso, le chiese: “Perchè tu stai così bene mentre gli altri soffrono?” La viola rispose: “Mi è sembrato scontato che quando mi hai piantato tu desiderassi una viola.
Se avessi voluto una quercia, un pino o una rosa avresti piantato quelle. Allora ho pensato. Visto e considerato che non posso vivere diversamente cercherò di essere me stessa al meglio possibile.
“In cerca di ricompense, che a volte si schiudono come boccioli e a volte si nascondono come cristalli nelle pietre. Il viaggio è difficile e talvolta l’eroe si siede sfiduciato, con la testa tra le mani.
Ma l’eco che stava inseguendo, prima o poi, ricompare. E la forza ritorna nei pensieri, come vento fresco nell’afa, e gli occhi puntano una nuova meta, al di là della soglia, dove si vede, in lontananza, una luce…”
Superare la paura di non essere come gli altri ci vogliono e provare a schiudere la nostra musica interiore; cos’è, in fondo, tutto questo se non un cammino verso la vita e la libertà?
(G. Ceredi)